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Sembra junk food, invece è so good: bastoncini di lenticchie!

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Le lenticchie sono un cibo ottimo per i bambini e per le mamme!

Per i bambini sono facilmente digeribili (quelle decorticate sono in assoluto il primo cibo proteico che possiamo proporre tranquillamente durante lo svezzamento), sono ricche di vitamine (A, B1, B2, C, PP), sali minerali (calcio, ferro, sodio, potassio e fosforo), e con il loro buonissimo sapore si fanno ben volere da subito.

Per le mamme invece, oltre a tutto quello scritto sopra, aggiungo che sono i legumi più veloci da cuocere (15 minuti circa, e niente ammollo) e sono una fonte di proteine più economica rispetto a carne e pesce!


Per tutti questi motivi, non ricordiamocele solo per Capodanno o per l’inverno, ma prepariamole anche d’estate! Una buona idea per un piatto 4 stagioni a base di lenticchie sono questi buonissimi bastoncini, che sotto l’aspetto di un cibo da fast food nascondono un piatto sano e buono!

[Ricordatevi che nello stesso pasto in generale è meglio non mescolare tipi di proteine diverse (es. legumi+ uova, carne + formaggio) poichè lo stomaco produce succhi gastrici specifici a seconda delle categorie di proteine che si trova a dover digerire! 

Se, come me una volta, pensate che delle polpette richiedano per forza l’uso di uova o formaggio, provate a sperimentare queste e sono sicura che vi faranno cambiare idea! 

Ora in generale nelle polpette sostituisco uova o formaggio con patate lessate e pane ammollato e strizzato… lo stomaco  ringrazia e la gola apprezza!!]

Sono ottime calde, ma anche fredde! Potete fare come me e presentarle sotto forma di bastoncino, ma potrete presentarle anche con la forma delle classiche polpette o hamburger (ma ci credete che si fa prima a fare i bastoncini?? guardate sotto come!)

Bastoncini di lenticchie

Ingredienti:
200g di lenticchie rosse decorticate
1/2 cipolla
1 patata media
1 cucchiaio di farina 0
1 cucchiaio di pangrattato + q.b. per la panatura
60g di pane secco

Procedimento:
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Sbucciate, lavate e tritate finemente la cipolla, e stufatela in padella insieme alle lenticchie, un cucchiaio di olio e poca acqua. Lasciate andare fino alla completa cottura delle lenticchie, aggiungendo poca acqua alla volta se necessario e regolando di sale verso la fine della cottura.
A parte sbucciate e lessate (o cuocete a vapore) la patata.
In una ciotola aggiungete le lenticchie e la patata lessata schiacciata, fate raffreddare un po’ e amalgamate con un cucchiaio.
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Aggiungete il pane raffermo ammollato nell’acqua e ben strizzato, il cucchiaio di farina e il cucchiaio di pangrattato e mescolate bene tutti gli ingredienti. A questo punto procedete a fare le palline con le mani se vorrete fare le classiche polpette (o hamburger), altrimenti rovesciate il composto un un contenitore rettangolare rivestito di carta da forno(io ho usato quello da plumcacake, ma va bene qualsiasi contenitore). Livellate bene il composto con un cucchiaio, poi sollevandolo per i lembi della carta da forno appoggiatelo su un ripiano e tagliate con un coltello tanti bastoncini.
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Mettete in una ciotola un po’ di olio extra vergine di oliva, in un’altra un po’ di pangrattato.
Prendete un bastoncino alla volta, passatelo velocemente nell’olio e poi nel pangrattato.
Disponete su una teglia rivestita di carta da forno e cuocete in forno caldo (ventilato) a 200° per circa 20 minuti!
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Su di me...

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A 28 anni la mia vita scorreva come quella di tantissime quasi 30enni di questo pianeta: un lavoro mezzo precario, un eterno fidanzato, una casa da sistemare (in fretta per me, senza fretta per lui), una data di matrimonio che non si trovava (prima per me, dopo per lui) e la vita di sempre: uscite, amiche, shopping… 

Ecco in questa vita che iniziava a starmi un po' stretta è bastato l’arrivo di un esserino a fare ordine in tutto questo casino. In un attimo abbiamo: finito di ristrutturare casa, trovato una data di matrimonio, e soprattutto, siamo diventati una famiglia. 

Così mi sono ritrovata ad avere tre persone di cui prendermi cura (me compresa), una casa, una cucina, e tre bocche da sfamare, di età ed esigenza diverse. Con Cecilia partiamo da zero, speriamo di fare un buon lavoro! Chicco invece con il cibo è un vero noioso, guarda con diffidenza tutto ciò che non è una pizza o una salsiccia, perciò la vera sfida è fargli mangiare qualcosa che sia buono ma anche sano. 

Se una ricetta è “Chicco approved”, fidatevi, la mangerà chiunque, anche il commensale più noioso!


Posizione ad H (ma non cercatela nel Kamasutra) e biscotti alla camomilla

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Sì perché la posizione ad H non è un virtuosismo amatorio, ma bensì la posizione che assumono mamma, papà e cucciolo quando condividono lo stesso letto: mamma e babbo ai lati, e bimbo in mezzo ai due in orizzontale (insieme formano appunto una bella H)!

Potrete provare a rigirarlo, una, due, dieci volte, ma il cucciolo d'uomo tornerà lì, orizzontale, spinto da non so quale forza fisica che si innesca all’interno del lettone a due piazze.

Potrete anche provare a metterlo già in orizzontale, sperando che la sua predisposta rotazione di 90° gradi lo riporti in posizione corretta… e invece no! Questo non succederà! Il cucciolo d'uomo rimarrà così, oppure arriverà a ruotare di 180° gradi per ritrovarsi orizzontale... dalla parte opposta!

Trattasi della proprietà commutativa della posizione ad H: cambiando la posizione del bambino, il risultato non cambia.

Ma non spaventatevi, a tutto c'è rimedio, finchè vostro figlio\figlia rimarrà sotto gli 80/90 centimetri, un lettone king size a tre piazze vi salverà... dopo non vi resta che sperare almeno nella posizione ad N!!!!!!! 
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[ci siamo ritrovati ad accogliere Cecilia nel nostro lettone all'età di 6 mesi, quando hanno iniziato a fare capolino i primi denti fastidiosi... l'occupazione del letto da parte della nana è stata la conseguenza più naturale dopo dormite a singhiozzo di circa 30, 40 minuti quando andava bene!

Dopo qualche mese, carica di manuali in testa e preoccupata del pensiero del marito, ho deciso di andare all'attacco e di riprovare a mettere la pupa nel suo lettino...

La signorina in questione però ha il sonno leggerissimo, e ancora prima di appoggiarla al lettino, sbarrava i suoi bellissimi occhioni scuri e spiagnucolava a gran voce.

Il mio piano B consisteva nell'addormentarla nel suo lettino, e poi sgaiottolare via una volta consolidato il sonno: il risultato è stato che io ho dormito per una settimana nel suo lettino, incriccandomi a tal punto da ritrovarmi nella posizione a C durante tutto il giorno (ovvero io gobbetta che mi aggiri per la casa con schiena dolorante).

Quando, nel tentativo di riaddormentare Cecilia facendo vibrare le spondine del lettino (con me dentro il lettino) ho sfondato prima uno, poi due piedini del letto ho capito che prima di finire con tutto il letto al piano di sotto, era meglio arrendersi!

A testa bassa siamo tornate nel lettone con il mio caro consorte, e qui ho scoperto che lui non desiderava affatto che Cecilia dormisse nella sua cameretta! Io neppure, così da quel giorno dividiamo allegramente il nostro lettone a 3 piazze, con qualche pugno, numerosi calci ma sopratutto tante risate e coccole!

Come quando si è sentita pronta si è alzata sulle sue gambine e ha iniziato a camminare, e quando si è sentita pronta per mangiare la pappa ha finito tutto un pranzo, così, nella mia testolina romantica di mamma ottimista, penso che quando si sentirà pronta a dormire da sola andrà tranquilla nel suo letto!] 

Come concludere questo post se non con dei deliziosi biscotti... alla camomilla?? Pochissimo burro e anche poco zucchero, ma la prossima volta farò di più e lo sostituirò con il malto! 

Forse non ci faranno addormentare... ma di sicuro sono una coccola mooooolto buona!!!!

Biscotti alla camomilla

Ingredienti:

200 gr di farina 0
50 g di zucchero grezzo di canna bio
20 g di burro (meglio se di panna fresca)
1 uovo
3g di fiori di camomilla (o di bustina)
1/2 cucchiaino di polvere lievitante
Opzionale
1 bustina di camomilla (altrimenti aggiungerete acqua)
Procedimento:

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Come per una normale frolla, in una ciotola mettete farina, zucchero, lievito, e il burro tagliato a cubetti e con i polpastrelli delle dita amalgamate la farina al burro.
In una ciotola a parte riducete in briciole i fiori di camomilla, passateli in un setaccio a magli larghe e aggiungeteli all’impasto. 

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Aggiungete anche l’uovo, e 3o 4 cucchiai di camomilla preparata in precedenza (non zuccherata), o acqua.
Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. 

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Stendete la frolla così ottenuta su di un piano leggermente infarinato e con un taglia biscotti o un coltello ricavate tanti biscotti.  

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Cuocete in forno caldo ventilato a 190° per 10 minuti.

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Con questa ricetta partecipo al contest di "Pane e Pomodoro":
 


...e  (dato la presenza della camomilla che a mezzanotte può tornare utile) al contest di La cucina facile di Vale" e di "Pasticciando tra i fornelli":


...e alla raccolta di Irina: